Il Teroldego, vitigno di montagna, affonda le sue radici nei sassi calcarei, granitici e porfirici del Campo Rotaliano, piccola pianura incastonata fra le pareti rocciose del Trentino (Nord Italia). E’ intensa espressione di un territorio, della sua gente, delle Dolomiti.
Venticinque anni fa Foradori adottò questa antica varietà cercando di recuperare il suo carattere originario con la ricostruzione della sua biodiversità.
In questo modo il magnifico carattere minerale, floreale e speziato del Teroldego ha potuto esprimersi nella sua completezza, supportato a partire dal 2002 da una viticoltura naturale che si basa sui principi della biodinamica.
I tredici vigneti del Campo Rotaliano, che si differenziano per la diversità del suolo e per la loro posizione rispetto alla montagna, sono vinificati separatamente e dopo 20/24 mesi d’invecchiamento vengono assemblati in due vini ( Granato e Foradori) espressione diversa della stessa varietà oppure vengono messi in bottiglia separatamente ( Morei e Sgarzon) in modo da far esprimere il carattere della singola vigna.
Con il 2007 è entrata a far parte dell’azienda -Fontanasanta, un insieme di piccoli appezzamenti situati sulla collina argilloso calcarea di Trento ( Cognola). E’ lì che crescono la Nosiola e il Manzoni Bianco, da cui nascono il Fontanasanta Nosiola e il Fontanasanta Manzoni Bianco.
Foradori è certificato ICEA e Demeter dal 2009.
“Gli interessi dell’agricoltura si ricollegano da ogni parte con i massimi interessi della vita umana. Non esiste quasi campo della vita che possa prescindere dall’agricoltura.”
Rudolf Steiner
I vini presentati:
- FORADORI 2008 Teroldego Rotaliano DOC
- GRANATO 2008 Teroldego Vigneti delle Dolomiti IGT
- MOREI 2009 Teroldego Vigneti delle Dolomiti IGT
- SGARZON 2009 Teroldego Vigneti delle Dolomiti IGT
- FONTANASANTA 2009 Nosiola Vigneti delle Dolomiti IGT