
Stefano Amerighi e la sua vigna
L’azienda agricola Stefano Amerighi nasce dal desiderio, maturato negli anni, di riuscire a produrre un grande Syrah attraverso la tradizione contadina di famiglia, la passione, la conoscenza del mondo del vino e la pratica della biodinamica. Per raggiungere questo obiettivo Stefano Amerighi ha identificato una zona del chiuso di Cortona (il CHIUSO è il sistema collinare più qualitativo per la viticoltura cortonese) denominata POGGIOBELLO di Farneta e all’interno di essa, come fossero un Cru, due colline ben esposte a sud, sud-ovest, racchiuse tra una vecchia strada brecciata ad ovest, un boschetto a sud e il crinale delle colline ad est a chiudere l’orizzonte. Le indagini geologiche e climatiche effettuate sul podere hanno poi confermato che questo era il terroir adatto per mettere a dimora i cloni e le selezioni di Syrah, scelte con attenzione nella Valle del Rodano dallo stesso Stefano. Gli incontri con Il dottor Federico Staderini, con il dottor Vincenzo Tommasi, con Francois Bouchet e con i tanti collaboratori che in questi anni hanno accompagnato Stefano, hanno fatto si che il desiderio iniziale di produrre vino di qualità si integrasse ad un progetto più ampio, cioè quello di rendere l’azienda un laboratorio sulla sostenibilità agricola. Ad oggi l’intento della famiglia Amerighi è quello di proporre la pratica naturale come alternativa all’agricoltura convenzionale attraverso la coltivazione dei cereali, degli ortaggi e dei frutti fino all’allevamento degli animali unita alla produzione di un grande Syrah!
I vigneti: Dalle 7000 viti che compongono ogni ettaro, si ottengono circa 40 quintali di uva, per una produzione per pianta che non supera i 600 grammi. La gestione del vigneto segue i dettami della viticoltura naturale e dell’agricoltura biodinamica: la potatura e le lavorazioni del terreno sono scandite dalle fasi lunari e planetarie; la difesa fitosanitaria è affidata soltanto a rame e zolfo distribuiti in minime quantità grazie anche all’uso di macerati e di tisane naturali; i preparati biodinamici consentono di vivificare la terra ed evitare qualsiasi concimazione ed i sovesci invernali di strutturare i terreni durante la stagione fredda. Tutto questo per riuscire a portare i grappoli sani a maturazione e per consentire una vinificazione con la totale assenza di correttivi e prodotti chimici.
Vinificazione: L’uva, dopo la diraspatura, viene in parte lasciata a chicco intero ed in parte leggermente pigiata con i piedi e messa a mano in piccoli tinelli di cemento senza l’uso di pompe. La fermentazione avviene in maniera spontanea senza lieviti selezionati, solforosa e controllo della temperatura. L’affinamento avviene in legni e cemento per 14 mesi, ed il vino imbottigliato senza filtrazione o stabilizzazione
Vini presentati:
- Syrah 2008 “INNANZI”
- Syrah 2007
- Syrah 2006