Doppio concerto folk: Pivenelsacco e Emily Collettivo Musicale

Sabato 15 febbraio negli spazi dell’AQ16 (via F.lli Manfredi 14 – Piazzale Silvio Meier) festeggiamo Sorgentedelvino LIVE con un doppio concerto di musica dalle origini popolari. A partire dalle ore 21 si esibiscono sul palco due gruppi molto diversi ma che incarnano entrambi il legame che anche attraverso la musica ci lega alle nostre radici e ai nostri territori d’origine.

Pivenelsacco – Cento rami presenta il suo spettacolo di musiche colte e popolari per ensemble di Pive emiliane. Lo spettacolo è presentato con la collaborazione di La Sacca del Diavolo – Una trasmissione di Radio Popolare Network

A seguire il giovane gruppo parmigiano Emily Collettivo Musicale propone il suo spettacolo folk rock “Cantari della Guerra Silenziosa”

Le Pivenelsacco

Le Pivenelsacco - gruppo in cerchio

Le persone: Manuel Aravecchia, Gino Pennìca, Marcello Tioli, Fabio Bonvicini, Ferdinando Gatti, Marco Mainini, Giovanni Tufano, Fabio Vetro con le loro pive emiliane, l’organetto diatonico, chitarra, percussioni e voci

La storia

La storia delle Pivenelsacco comincia una sera di prima estate del 2005 a Nonantola, quando ci siamo ritrovati per pensare ad un gruppo costituito da sole pive emiliane affiancate da una percussione che ci aiutasse, soprattutto nei primi tempi, a suonare insieme seguendo un tempo comune e a non perderci lungo i sentieri della montagna sonora delle nostre cornamuse. Si trattava anche di costruire insieme un repertorio, un’idea musicale da perseguire, data la frattura che già da tempo si era creata fra noi e i vecchi suonatori, morti ormai da tempo e che quindi non avevamo potuto conoscere e ascoltare.

La stessa piva è sopravvissuta miracolosamente a questa interruzione nella trasmissione della cultura dello strumento, grazie al lavoro di pochi ricercatori che, negli anni ’60 e ’70 del Novecento, hanno recuperato alcuni antichi strumenti consentendo così l’inizio di un lavoro di studio e sperimentazione, che è poi confluito nell’opera di alcuni artigiani. Fra questi occorre citare Franco Calanca, costruttore dei nostri strumenti e fondamentale punto di riferimento sia per la tecnica strumentale, che per la sua opera intorno ai repertori. La piva, con il baghèt bergamasco e la müsa piacentina, è la cornamusa del nord Italia che, a differenza delle altre due, non ha però testimonianze dirette intorno allo stile, ai repertori, alle tecniche esecutive.

Ecco che per le Pivenelsacco si è aperto un ampio spazio di intervento e ricostruzione a partire dalle peculiarità dello strumento e dalle scarse notizie a disposizione. La nostra attenzione si è così indirizzata agli antichi balli staccati emiliani e ai repertori del tardo Rinascimento e del Barocco che, in diversa misura, si possono accostare ai balli tradizionali. Molti di questi balli, attraverso lente evoluzioni da riti antichissimi, sono stati tramandati e praticati a livello popolare, rifiorendo poi nelle varie corti europee del Cinquecento, trasformati in brani strumentali stilizzati, che non erano quasi più danzati ma semplicemente ascoltati. Abbiamo quindi ripreso questa vicinanza che ritroviamo immediata nei nomi dei balli e delle composizioni strumentali dei maggiori autori del passato: giga, bergamasco, spagnoletto, piva e furlana sono solo alcune delle associazioni musicali possibili che qui abbiamo proposto.

Il territorio dissodato e pronto per nuove colture era a questo punto circoscritto. Le percussioni si sono potute liberare dall’originaria funzione di riferimento metronomico comune e dedicarsi ad ornare le musiche, evidenziandone le potenzialità ritmiche. Le polifonie dei brani classici hanno aperto inaspettati intrecci di voci con strumenti tutti rigorosamente all’unisono, arricchendo anche alcuni dei balli tradizionali che appaiono così in un’originale veste polifonica. L’inserimento di alcuni strumenti e del canto, con la collaborazione di due preziosi ospiti, hanno insieme contribuito a formare quei cento rami suggeriti dal titolo e dall’immagine di copertina e che costituiscono la trama del disegno realizzato dalle Pivenelsacco.

Emily Collettivo Musicale

Emily collettivo musicale

Le persone: Francesco Pelosi (voce), Marco Martino (Batteria), Alessandro Stocchi (Fisarmonica, armonica e tastiere), Nicolas De Francesco (Basso), Leonardo Barbieri (Chitarre), Fiorenzo Fuscaldi (Percussioni)

La storia: Nati nel settembre 2006, gli Emily County Folk si candidano come promessa del folk rock locale, suonando costantemente su numerosi palchi della provincia e non solo. Attualmente presentano “Cantari della Guerra Silenziosa”, un concerto-spettacolo che unisce musica, letture originali e proiezioni, creando uno scenario suggestivo, dinamico, divertente ed emozionante allo stesso tempo.

Il tema centrale del concerto, ripreso e sviluppato nei testi delle canzoni, è ispirato alla pentalogia di romanzi dell’autore e attivista politico peruviano Manuel Scorza (1928-1983) conosciuta come “La Ballata” (la Balada), o anche “Guerra silenziosa”, con la quale, combinando sapientemente poesia, racconti popolari e storia, racconta la lotta senza tempo dei contadini peruviani per recuperare le proprie terre, sottratte dalle multinazionali minerarie e dai fazenderos latifondisti. In questo scenario prendono corpo le epiche lotte contro il recinto che giorno dopo giorno sottrae campi agli indios contadini e le rivolte di questi ultimi, represse con il sangue.

E’ così che nei titoli e nei testi dei brani musicali si rievocano i personaggi e le vicende di tali romanzi come per esempio “Cantare di Agapito robles”, “Cantare di Raymundo Herrera”, “Maca”, “Hector Chacon”, “la Vampata”, “Garabombo” ecc. La rievocazione di tale ballata è motivo di una riflessione, attraverso testi e proiezione durante lo spettacolo, più ampia, con la consapevolezza che esistono e sono in atto ancor oggi lotte in tutto il mondo e nella stessa America latina per l’appropriazione di terre, l’autonomia alimentare, la salvaguardia ambientale contro lo sfruttamento intensivo dei suoli da parte delle multinazionali.

Il concerto in sé conta 9 brani suonati e cantati, arrangiamento del gruppo EMILY delle canzoni scritte dal cantautore Francesco Pelosi. La musica sviluppata intorno al genere Folk-rock si mescola anche ad altri generi come il Reggae e lo sperimentale elettronico dando al concerto dinamicità e risultando divertente e riflessivo allo stesso tempo.